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La bozza del Regolamento Edilizio Comunale di Martina è copiata dal Comune di Locorotondo. Pagati con denaro pubblico i consulenti e ancora una volta messi da parte gli ordini professionali


Il 30 aprile scorso il sindaco e il dirigente all’urbanistica del Comune di Martina Franca hanno inoltrato agli Ordini Professionali una bozza del nuovo Regolamento Edilizio Comunale, al quale è possibile fare delle osservazioni entro il 15/05/2015. Come se 15 giorni bastassero per rettificare un documento così importante e influente per il futuro della nostra città, un documento che condizionerà l’edilizia martinese per i prossimi 40-50 anni.


Leggendo la bozza, la prima domanda che viene in mente è “Chi ha redatto il Regolamento?”. Infatti non sono presenti le firme di tecnici, assessore (ruolo che, ricordiamo ancora una volta, il sindaco ha riservato per sè) o dirigente, lo stesso dirigente che ha bloccato l’operato dell’Ufficio Tecnico. Inoltre, né gli Ordini Professionali, né gli stessi tecnici martinesi sono mai stati interpellati per poter redigere congiuntamente tale documento. La solita mancanza di rispetto verso i nostri professionisti.

Sfogliando il documento, inoltre, è possibile trovare termini che nel gergo martinese non esistono, come, ad esempio, il termine “cummersa”. La cummersa è una costruzione rurale, tipica della nostra Valle d’Itria, che noi meglio conosciamo come “costruzione a pignon” e che, invece, i nostri vicini di Locorotondo chiamano, appunto, “cummersa”.
Infatti, continuando ancora a leggere ci si può accorgere che il nuovo Regolamento è identico a quello del Comune di Locorotondo, sono uguali addirittura i caratteri.

Perché siamo stati costretti a ricorrere all’ennesimo “copia e incolla” per un documento importantissimo quale il Regolamento Edilizio? I nostri tecnici non sono all’altezza del compito? Perché non coinvolgere tutte le professionalità martinesi? I nostri ingegneri, architetti e geometri conoscono più di tutti il nostro territorio, lo vivono tutti i giorni. Loro conoscono le criticità presenti nella nostra città e loro sanno come risolverle.

Il regolamento di Locorotondo è fatto ad hoc per il Comune di Locorotondo, Martina ha altre esigenze, altre priorità. Non si può ridurre un documento importantissimo come il Regolamento Edilizio Comunale ad un mero “copia e incolla”.

Per il momento, sorvoliamo sulle innumerevoli inesattezze presenti nella bozza. Inesattezze dovute, appunto, al fatto che quel regolamento è stato redatto per un altro Comune, non per Martina.

Inoltre, quanto paga il Comune di Martina Franca per le consulenze, i tutoraggi e quant’altro? Con tutto il denaro pubblico speso da questa amministrazione per consulenze esterne sono stati capaci di redigere solo un copia e incolla?

Più volte IdeaLista si è schierata al fianco delle intelligenze e delle professionalità martinesi, invece messe da parte da questa amministrazione. I nostri tecnici non meritano di essere insultati in questa maniera.
Questa è l’ennesima prova di superficialità da parte di questa amministrazione, fatta per buttare fumo negli occhi dei martinesi e per cercare di occupare quanto più possibile una poltrona. Si voleva usare il Regolamento Edilizio come pubblicità per la campagna elettorale?

Chiediamo di ritirare questa bozza di regolamento e di ascoltare i tecnici, di consultare gli ordini e le associazioni professionali per la redazione di un vero Regolamento Edilizio Comunale.

Il sindaco, in qualità di assessore, e i dirigenti all’urbanistica e ai lavori pubblici facciano un passo indietro. Non sono degni di occupare le poltrone sulle quali si trovano. Non sono degni di lavorare con i nostri tecnici. I martinesi meritano molto di meglio.

ALCUNI STRALCI DEI DUE REGOLAMENTI MESSI A CONFRONTO:

 

 

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