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C'era una volta Martina, c'era una volta un paese vivibile dove non ci si doveva preoccupare di altro se non di lavorare e provare a vivere più serenamente possibile.

C'era una volta questo paese ora smarrito.
Lo vedo arrancare mentre cerca di ritrovarsi, ma fa fatica. Mulina le braccia a vuoto,come un bagnante in difficoltà alla ricerca di un salvagente che si allontana trascinato dalla corrente.
Non passa ormai giorno senza sentire notizie drammatiche di rapine, furti, molestie, aggressioni.
Il musicista prima, poi il vecchietto. Un lutto per tutti noi la morte della Signora Annina, non solo per i suoi cari. Perchè nel momento in cui un compaesano muore così, nessuno può andare avanti senza quantomeno fermarsi a pensare. Fermarsi anche solo un attimo, per capire quanto di questo dramma sociale sia frutto di una crisi d'Europa, crisi di Valori e Principi, crisi delle Istituzioni e dei popoli che rappresenta, crisi che in Italia ha trovato la strada spianata da una politica egoista e spesso arrogante, che a tutto ha pensato meno a ciò che dovrebbe fare: tenere al sicuro la propria gente, offrendole “semplicemente” un'opportunità di Lavoro e di Vita.

E quanto invece è frutto di una crisi "di e nei" Valori. Crisi provocata da modelli sbagliati trasmessi alle generazioni future. Imperversano ovunque i valori dell'arrampicata sociale senza meriti, i valori del "mi siedo su un trono per trovare una ragazza", i valori del "tanto se non lo fai tu il ciambotto lo fa qualcuno al posto tuo".

Perchè?
Proviamo a pensarci,prima che sia troppo tardi. Forse siamo ancora in tempo.
Non è solo colpa della politica, come sarebbe facile pensare. La colpa è nostra, prima di tutto. Nostra,che non siamo capaci di regolare le nostre esigenze ad un momento di crisi. Che non siamo disposti "a fare passi indietro",a comprare una bicicletta anzichè una macchina per “girare dentro Martina”.
Siamo disposti a delinquere pur di mantenere il nostro status.

Questo è Inaccettabile.

È inaccettabile in una società che fa del Rispetto e del Diritto la sua Bandiera.
Non è responsabilità esclusivamente politica, ma lo è anche. Colpa di chi c'era prima dirà qualcuno. Colpa di chi c'è ora diranno altri.

Colpa di Tutti,dico io.

Colpa di chi in passato ha pensato solo a farsi la guerra invece di lavorare insieme,invece di costituirsi in distretti industriali. E colpa di chi c'è ora, che giorno dopo giorno diventa “come quelli di prima”.

Egoisti.

Accaparratori di poltrone e ruoli. "Dammi la poltrona che mi spetta". "Le cambiali da pagare". "Non la paghi? Me ne vado". Come i bambini al campetto che vanno via perché non gli passi il pallone.

Il giorno delle risposte é ora.
Abbiamo diritto di sapere quali interventi possiamo attuare (se ci sono) per arginare il fiume di violenza.
E, al tempo stesso, quali sono i modelli da provare a trasmettere. Nelle scuole. Nelle case. Nelle Chiese.
Diamoci da fare. Quando si tocca il fondo può essere addirittura più semplice risalire.
"Ti Amo,Martina."


Fabio Ancona
IdeaLista - Giovani

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