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La crisi economica che stiamo attraversando a livello nazionale viene alimentata dalla cattiva gestione della cosa pubblica. Infatti se non si trovano soluzioni condivise per il rilancio economico saremo sempre più costretti a vivere in situazioni precarie ed umilianti. Questo è quello che succede nella nostra regione e nel nostro Comune, dove siamo costretti a subire, da governi di sinistra, una politica economica tesa a non ampliare la capacità di spesa, ma ad incrementare solo ed esclusivamente la tassazione. Il caro Presidente della Regione Puglia, con la sua amministrazione, in dieci anni di governo è riuscito soltanto ad abbattere i servizi e ad aumentare in maniera esponenziale le tasse. Non è possibile pensare che i nostri malati debbano pagare ingenti somme di denaro per curarsi, nonostante abbiano reddito zero o abbiano perso il posto di lavoro. Il diritto alla salute, del quale ci si fa sempre un cavallo di battaglia, deve essere accessibile a tutti, senza distinzione sociale. Se a questo aggiungiamo le grosse difficoltà che sta attraversando la Provincia di Taranto: in breve tempo, aziende di grosso calibro, anche a livello nazionale, hanno licenziato miriadi di persone ed hanno deciso di non investire più sul nostro territorio. Il quadro è davvero tragico.

Per non parlare della marea di partite iva chiuse nel dicembre scorso e del settore tessile, da essere faro dell'economia martinese è diventato fanalino di coda della città.

Ma la cosa che ci fa più paura è che le istituzioni tutte, Regione, Provincia e Comune, sono incapaci di sostenere ed incentivare quelle poche aziende che producono lavoro e che vogliono ancora investire sul nostro territorio. Anzi, queste aziende vengono martoriate da una politica speculatrice e costrette a subire imposizioni di poteri che hanno poco a che vedere con lo sviluppo economico reale.

Da questi governi di sinistra abbiamo soltanto sentito parlare di quale aliquota applicare, ma mai abbiamo sentito parlare di strategie volte a migliorare lo sviluppo socio-economico del territorio.

A tal proposito, una domanda sorge spontanea, a tutti quei 6000 lavoratori che hanno manifestato a Taranto contro la perdita del posto di lavoro, a tutti quei cittadini che a Martina Franca hanno già perso il lavoro e a tutti coloro che, giornalmente, si umiliano per avere possibilità di mangiare, non di vivere dignitosamente, come, magari, potevano fare qualche anno fa, la politica cosa dirà in campagna elettorale? Come si giustificherà?

Onestamente, a noi di Idealista, questo interessa poco. La cosa che più ci interessa è capire dove, questa sinistra, ci vuole portare. Quali strategie, che non siano tasse, vuole adottare per rilanciare lo sviluppo socio-economico del nostro territorio?

Speriamo che almeno per una volta le istituzioni ragionino non per logiche o nomenclature partitiche, ma per senso di responsabilità ed amore verso i cittadini, che, oggi più che mai, sono stati traditi da una politica affarista e non rispettosa della dignità umana.

SVEGLIATEVI CITTADINI!!!

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