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È il capitolo contenzioso a rappresentare una voce significativa del bilancio comunale. A nulla servono infatti azioni di recupero delle risorse attraverso il solito metodo del peso fiscale sulle tasche dei cittadini se poi le risorse pubbliche vengono così malamente gestite e sperperate. Non serve, infatti, aumentare l’Imu se poi una somma pari quasi alla metà di essa viene destinata al capitolo del contenzioso.

Il Comune di Martina Franca è risultato perdente in diverse cause che alcuni amministratori comunali hanno avviato nei confronti del Comune. Si tratta di procedure legali avviate su diverse questioni e sulle quali il Comune, che puntualmente risulta perdente di fronte alla giustizia, si trova costretto a sborsare laute spese legali a fronte di procedimenti voluti da diversi amministratori (alcuni dei quali attualmente al governo della città, e altri non più eletti) e risultati completamente falsi. 
La domanda che IdeaLista si pone è la seguente: “Possibile che il Comune di Martina Franca non avvii alcuna azione di recupero nei confronti di coloro che hanno creato tali danni alle casse comunali? IdeaLista non sposa alcuna tesi demagogica e quindi non azzarda alcuna risposta”.

Ma IdeaLista vuole sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale anche il problema del “piccolo” contenzioso per le controversie che hanno ad oggetto risarcimento per danni derivati a causa dell’esistenza di buche sulle strade. Il Comune, quale proprietario delle strade, è tenuto alla manutenzione delle stesse e ciò comporta l’obbligo di controllo sui beni del demanio stradale, con la conseguente responsabilità per i danni da essi cagionati. Inoltre, la responsabilità del Comune continua a trovare fondamento nella norma primaria del “neminem laedere” e in applicazione della quale è tenuto a far sì che il bene demaniale non presenti per l’utente una situazione di pericolo occulto. Il Comune, in virtù di tale principio, risulta essere sempre soccombente nelle cause promosse dalle persone che subiscono tali danni e viene condannato non solo al risarcimento, ma anche al relativo pagamento delle spese e competenze legali.

Tutto ciò arreca un grave danno all’erario. Cosa ha fatto l’Amministrazione comunale in questo anno?
Perché su questa tematica solo due sono le possibili strade da seguire: risarcire i danni causati dal dissesto stradale in via stragiudiziale e non a seguito delle sentenze emesse dal Giudice e quindi quantomeno risparmiare sulle spese legali; oppure sostenere l’auspicabile attività di una regolare manutenzione delle strade per evitare il verificarsi dei danni in questione. 

Altrimenti si continua a gravare sulle tasche dei contribuenti e a distanza di un anno di governo poco o nulla è stato fatto per alleggerire la pressione fiscale, peggio ancora nel miglioramento dei servizi ai cittadini.

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