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La TARES 2013 ha comportato per i cittadini di Martina Franca un aumento significativo tra i più alti d’Italia, ben oltre la media nazionale, tant’è che, come sottolineato dalla relazione tecnica al Bilancio Preventivo 2013, il prelievo tributario pro capite è salito dai 389,63 euro del 2010 ai 589,19 euro del 2013.

Il copione non sembra cambiare neanche per il 2014. Infatti per il 2014 non è più prevista la TARES, ad essa infatti si sostituiscono la TASI per quanto riguarda i servizi indivisibili resi dal Comune e la TARI per quanto riguarda il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. 

Se lo scorso anno la batosta TARES ha fatto registrare la cifra record di 9.168,405,72 euro, quest’anno con la TARI il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ha fatto registrare un nuovo record (9.328.168,73 euro) mentre i costi dei servizi indivisibili, alla cui copertura è finalizzato il gettito della TASI (4.700.000 euro a fronte dell’applicazione delle aliquote e delle detrazioni), sono pari a 6.758.493,76 euro. 

La somma è una cifra che batte ogni record. 

Questo sarà l’anno nero del contribuente martinese. E senza tener conto dell’IMU.
Ma ciò che rende ancor più ingiustificabile l’aumento della tassazione è il fatto che, tanto nel 2013 quanto nel 2014, non c’è stato alcun miglioramento qualitativo dei servizi resi dall’Amministrazione Comunale, nè per quantità, nè per qualità. Per quali servizi è aumentata la spesa generale del Comune? Per quali servizi sono aumentate le tasse comunali se i servizi sono sempre quelli, anzi, più fatiscenti.

Soprattutto per ciò che riguarda il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Come può un servizio che dovrebbe garantire igiene e decoro urbano essere approntato con mezzi fatiscenti e allo stesso tempo con costi sempre crescenti? Eppure i martinesi pagano ogni anno le manutenzioni per mezzi e cassonetti, attività che - come ogni cittadino può guardare quotidianamente con i propri occhi - puntualmente non vengono effettuate. Come può l’Amministrazione Comunale accettare che i lavoratori subiscano violazioni tanto gravi in materia di sicurezza sul lavoro? Come è possibile che gli stipendi non siano regolarmente accreditati ai lavoratori, nonostante il Comune di Martina Franca sia sempre stato puntuale nei pagamenti? Com’è possibile che l’Amministrazione Comunale nulla dica su queste palesi violazioni del contratto d’appalto? 

Nelle nostre case nessuno si sognerebbe di usare un aspirapolvere vetusto, pieno di polvere e senza filtri per l’aria. Eppure a Martina l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana della città contribuisce a sporcarla e inquinarla.

Qualche sarcastico si stupirà ancora una volta, qualche altro “ingegnere della politica” farà ironia sulla questione, ma tutto questo, per noi di IdeaLista, non è più accettabile. 

Non è possibile per quei lavoratori, per i cittadini, per la città. Pertanto, nel Consiglio Comunale dell’8 settembre in cui verranno discusse le delibere TARI e TASI, difenderemo i martinesi proponendo che l’Avanzo di Amministrazione ereditato dall’esercizio precedente (pari a 2.729.180 euro) sia utilizzato per contribuire all’azzeramento delle aliquote TASI, così come avvenuto in tanti altri Comuni Italiani. Proporremo inoltre che il totale delle manutenzioni, non effettuate negli anni scorsi, sia utilizzato per ammortizzare l’importo TARI, chiedendo categoricamente, inoltre, che l’Amministrazione faccia rispettare il contratto d’appalto oggi in essere.


Invitiamo la cittadinanza tutta ad essere presente al Consiglio Comunale dell’8 settembre. 
IdeaLista, come sempre, dalla parte del cittadino.

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