IdeaLista, organizzando il convegno "Sguardo al futuro: i rifiuti possono diventare una risorsa?!", ha voluto dare il proprio contributo al dibattito, sviluppando il tema dell’impiantistica di proprietà (da dimensionare sul territorio con particolare attenzione nel recupero dell’umido), rimarcando l’onerosità dell’accordo con il Conai e suggerendo di allargare gli orizzonti verso altri consorzi in modo da ottenere maggiori introiti.
Abbiamo, inoltre, insistito sull’esigenza di basare l’intero nuovo piano sul concetto della premialità, indicando corrette modalità e tipologie di raccolta da adeguare tanto al contesto territoriale quanto al contesto culturale, in modo da sensibilizzare senza destabilizzare.

Peccato che il nuovo “Piano Industriale di Igiene Ambientale” non contenga nulla di tutto ciò, nonostante il nostro contributo rimarcato in Consiglio Comunale.
Eppure da un’Amministrazione e da una maggioranza che hanno saputo riciclare scientemente vecchi e giovani di centrodestra tra le proprie file, ci aspettavamo molto, ma molto di più.

Tra “spiagge” da ripulire e voci sul costo di smaltimento false, questo “Piano” si dimostra un’operazione di riciclo venuta male che comporterà, in realtà, costi maggiori.
Del resto, il tributo Tares, che a Martina Franca vede uno dei rialzi più alti in Italia, è determinato da un Piano Finanziario definito “falso” da questa stessa maggioranza che, nonostante ciò, l’ha approvato ugualmente.

E non si scandalizzi questa Amministrazione se chiediamo a gran voce che siano espletate la manutenzione e la revisione di mezzi che comportano attualmente un pericolo per l’ambiente, la sicurezza sulla strada e sul lavoro, perché sono voci di costo che i cittadini stanno pagando oltremodo.

Per IdeaLista, inoltre, è irricevibile l’invito a votare ed approvare un Piano Industriale che, a tutti gli effetti, è un Manifesto e non un Piano Industriale, un Manifesto che guarda al passato e chiude al futuro.

Comprendiamo, infine, che “l’Opposizione” possa non risultare amichevole per l’Amministrazione, ma, ricordiamo, che trattasi di un ruolo costituzionalmente garantito e democraticamente fondante.