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IdeaLista ha da sempre sostenuto l’idea che l’ospedale di Martina Franca debba essere una realtà, o meglio, un’eccellenza consolidata che possa sempre servire al meglio il proprio bacino d’utenza, quindi l’intera Valle d’Itria.

E per far tutto questo, non ci siamo risparmiati, scendendo in piazza per denunciare situazioni disdicevoli che si ripetono nel tempo e garantire così un sacrosanto diritto sancito dalla nostra Costituzione. Il diritto alla salute. Per i nostri concittadini.

Ad oggi, IdeaLista non può pertanto esimersi dal ringraziare di cuore e ricordare le eccellenze che operano ogni giorno tra mille difficoltà tra le mura del nostro ospedale cittadino, dal personale medico a quello paramedico, dal reparto di ortopedia al reparto di chirurgia nonostante una dotazione organica e strumentale ridotta all’osso ed una struttura sempre più fatiscente. A queste persone, alle nostre silenziose eccellenze, va il nostro più sincero ringraziamento e riconoscimento.

A tutto questo però fanno da contraltare vecchi interrogativi ed alcuni casi di malasanità che puntualmente si ripresentano per cancellare tutti gli sforzi di chi, nella professione medica, ci mette amore e spirito di servizio.

E ancora, strane morti, diagnosi che puntualmente si rilevano per quello che non sono, file interminabili, un’accoglienza non sempre certa.

La settimana scorsa il Pronto Soccorso ha rifiutato un paziente, sottovalutandone la gravità della condizioni, tanto da costringere i parenti a trasportarlo con mezzo proprio all'Ospedale di Bari, evitando così scenari peggiori.

Cos’è un Pronto Soccorso se non garantisce un benché minimo soccorso?

Abbiamo minacciato più volte di inoltrare le nostre perplessità ed i casi di malasanità al Ministero della Sanità, adesso non esiteremo più a farlo. È giunto il momento che chi di competenza si assuma le proprie responsabilità. Non possiamo più accettare che un diritto inalienabile qual è quello alla salute sia ancora sommesso a presunti tagli della spesa pubblica e alla mercé di soliti speculatori, pronti a farne mero argomento da campagna elettorale.

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