Il provvedimento va ritirato perché mette a rischio la nostra economia

Il Consiglio comunale ha approvato un regolamento contro i giovani, contro l'intraprendenza, contro l'ingegno, contro l'imprenditorialità, contro i martinesi.

La decisione di istituire dei “criteri di qualità” con un punteggio minimo per l'apertura di nuove attività genera sgomento. Questo modo di fare, tipico della sinistra più miope, penalizza la possibilità a chiunque voglia fare impresa in questa città, ma soprattutto ai giovani che vogliono vivere e mettere su famiglia a Martina Franca. Si va nella direzione opposta che invece si dovrebbe intraprendere, ovvero incentivare e semplificare l'apertura di nuove imprese nella nostra città.

Nel nuovo regolamento sono previsti punteggi e requisiti che non potranno mai essere rispettati per chi decide di investire nel centro storico di Martina. Vuol dire aumentare le spese per chi decide di aprire (che già deve sostenerne parecchie) o, addirittura, impossibilitarne l'apertura.

Non è possibile per un'attività che si apre nel centro storico (e non) trovare un'area da destinare a parcheggio privato, pari a quella del locale stesso; oppure risicare un'area all'interno del locale (già piccolo in molti casi) destinata alla raccolta differenziata. Gli spazi del centro storico sono la caratteristica del nostro borgo antico, vanno resi funzionali, ma non possono essere architettonicamente stravolti. Per questa ragione esistono le deroghe, esattamente come si fa in tutte le altre città. Questa semplice cosa la sanno tutte le attività, chi lavora con esse o chiunque conosce il nostro centro storico.

E che non si dica che è solo colpa dell'opposizione che ha protestato e, giustamente, abbandonato l'aula. IdeaLista rivolge un appello al Consiglio comunale affinché ritiri il regolamento approvato. Ne va della nostra economia e del nostro futuro. Qui si vuole far morire di fame i martinesi, sempre che non se ne vadano prima.