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I cittadini martinesi meritano di ricevere un servizio adeguato che viene pagato profumatamente

Sono quotidiane le segnalazioni su questo disastroso appalto rifiuti imposto da questa Amministrazione a Martina Franca. Un appalto che ha obbligato i cittadini, specialmente quelli dell’agro, a sostituirsi agli operatori nella raccolta differenziata. I martinesi sono costretti a differenziare, a conferire (sostenendone i costi) in orari e posti imposti, senza alcun rispetto verso le loro esigenze, danneggiando specialmente i nostri genitori e i nostri nonni.

Nonostante questo, leggiamo che il sindaco chiede di “fare di più”. Ma allora ci poniamo un quesito: c’è un appalto che la ditta deve rispettare? Quali rapporti e accordi ci sono tra l’amministrazione e la ditta appaltatrice?

Ricordiamo che prima della sua caduta, questa Amministrazione di sinistra, nel 2016, aveva cancellato la riduzione per unico occupante, andando quindi a colpire specialmente i più deboli, e attribuendo questa manovra al Commissario straordinario.

Senza dimenticare, poi, i vari disservizi causati da questo nuovo appalto dei rifiuti: poca elasticità sui tempi di presentazione delle domande, orari ridotti per interfacciarsi con l’ufficio tributi, code infinite durante la raccolta del porta a porta eseguita nelle ore di punta, ecc.

Per non parlare dell’agro: un territorio meraviglioso abbandonato a se stesso. Difatti per la particolare conformità della nostra città, e per la sua estensione, siamo convinti che l’avvio del nuovo servizio si sarebbe dovuto programmare a partire proprio dall’agro, per poi arrivare al centro urbano. E non il contrario come è stato fatto.

Ci sorge il dubbio che la ditta appaltatrice non stia rispettando il contratto d’appalto, anche perché la stessa, evidentemente, non rientra nei costi per rispettare quanto stabilito. Il cittadino martinese, merita di ricevere un servizio adeguato, tra l’altro pagato anche profumatamente, mentre l’Amministrazione deve pretendere dalla ditta il rispetto del contratto d’appalto.

Lo avevamo già detto nel 2009 e nel 2014, con diversi autorevoli convegni da noi organizzati, ma oggi è dimostrato anche con i fatti, che i rifiuti non devono essere intesi come un costo, ma possono rappresentare una risorsa. La sinistra, invece, a causa della sua miopia, ha imposto un appalto già vecchio che non recepisce assolutamente questa modernità che invece già esiste in altre zone di Italia. È come se decidessimo di andare da Martina a Milano con il traino e non con il Frecciarossa.

 

 

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